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Alla Cinemateque il ciclo di film italiani restaurati

imagen159880gUna bella sorpresa per gli italiani che vivono a Valencia e amano il buon cinema: la Cinematheque presenta in questi giorni una serie di film restaurati dalla Cineteca di Bologna. Il ciclo propone una selezione di sei cortometraggi del regista italiano Vittorio Espeta e 5 film italiani e francesi del periodo del muto, comprese alcune perle cinematografiche degli anni 60 gli anni d’oro del cinema italiano che annovera grandi nomi sia tr le file dei registi rappresentati che delle star di allora.

La Cineteca presenta Culturarts a partire da domani, ovvero dal  7 gennaio 2015, ovvero un ciclo di film restaurati dal laboratorio ‘L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna’, presentato alla scorsa edizione de Il Cinema Ritrovato Festival che si tiene ogni anno a inizio estate vari cinema e spazi pubblici nella città  italiana di Bologna.

Questa serie si propone di presentare al pubblico l’opera di restauro di film realizzati principalmente dalla Cineteca di Bologna, ma anche da altre cineteche estere, come riportato dal governo in un comunicato.

Il ‘Cinema Ritrovato On Tour’ sta girando alcuni dei maggiori archivi cinematografici europei e a Valencia  inizia proprio questo Mercoledଠ7 gennaio alle ore 20:30 nella sala Berlanga CulturArts della Cineteca, con lo screening di film del periodo di silenzio con Ma il mio amore non muore!”( (¡Pero mi amor no muere!, 1913) di Mario Caserini, una produzione del periodo in cui si combinano romanticismo e spionaggio. alfilm si deve  la celebrità  di attrice teatrale Lyda Borelli, famosissima a suo tempo,come forse qualcuno di voi cinefili sa.

Nel ciclo puಠanche essere una scelta di sei cortometraggi del regista italiano Vittorio Espeta, girati tra il 1951 e il 1955, e cinque italiani e film francesi del periodo di silenzio, oltre al film ‘Maciste l’uomo forte (1913)’, di Luigi Vincenzo Romano Borgnetto e Denizot, primo titolo di una serie di film sul carattere popolare di Maciste. Alcuni di questi film del periodo muto sono stati restaurati a mano da quelli d’epoca, originali.

In questo ciclo ci sono anche le copie restaurate di ‘Matrimonio all’italiano (1974)’ di Vittorio de Sica, uno dei grandi classici del cinema italiano con Sofia Loren e Marcello Mastroianni; ‘Risate di gioia’ (Llegan los bribones, 1960) di Mario Monicelli, una parodia comica di ‘La Dolce Vita’, interpretato da Anna Magnani, Totà², Ben Gazzara e Edy Wessel; e “Meghe Dhaka Tara” (La estrella oculta, 1960) del grande regista alternativo indiano Ritwik Ghatak che racconta la storia di una giovane ragazza di periferia di Calcutta, la quale posticipa il suo matrimonio per aiutare la propria famiglia.

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Una serie di proiezioni diverse e di grandissma qualita’ dunque: da segnalare anche il ciclo su Jean Renoir che l’‘Istituto Valenciano di Cinematografia dedica a questo fondamntale regista con  oltre venti crediti cinematografici. Pochi registi riassumono la storia meglio del  cinema di Jean Renoir . Fin dai suoi primi passi, ancora nel muto, il regista ha personalmente sperimentato  i progressi tecnici (l’arrivo del suono, oltre il colore bianco e nero) di pari passo alla sua evoluzione estetica, vissuta con le nuove sale cinematografiche negli anni cinquanta, mantenendo una rotta molto personale che gli ha pemesso di affrontare praticamente ogni genere. Come ਠsuccesso con il padre (il famoso pittore impressionista PierreAuguste Renoir), il suo lavoro lo ha immortalato come uno dei pi๠importanti artisti del suo tempo che ha saputo ritrarre in una serie di titoli ormai diventati dei classici. La rassegns durerà  fino alla fine di marzo 2015.