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Tutti al Museo de Bellas Artes San Pà­o V

300177Dichiarato Monumento Storico Artistico nel 1962 il Museo de Bellas Artes San Pà­o V si trova lungo il vecchio letto del fiume Turia e grande, frondoso Jardines del Real (Los Viveros) che sottolinea la costruzione di nobile aspetto, fiancheggiata da due grandi torri, dove ਠappunto installato il Museo di Belle Arti di Valencia, l’ex Collegio Seminario San Pio V. Questa ਠuna delle pinacoteche pi๠importanti e famose di tutta la Spagna!

Il percorso artistico mostra i primitivi valenciani dalla fine del XIV secolo fino agli inizi del XVI, con Alcanyà­s, Nicolau, Jacomart e Reixach. La scuola valenciana si segnala per le opere di Joanes, Ribalta, Espinosa, Vicente Là³pez, Sorolla, Pinazo ed altri.

Qui potete anche trovare le opere di Pinturicchio, Andrea del Sarto, Van Dyck, Murillo, Velà¡zquez, El Greco e Goya.

Secondo antiche cronache, questo magnifico edificio fu eretto nel 1683, su iniziativa dell’allora arcivescovo di Valencia Rocaberti Fratel John Thomas (1676-1699), ed era una residenza per missionari e religiosi scolari sotto il titolo di San Pio V.

Il Museo di Belle Arti di Valencia – Museo de Bellas Artes San Pà­o V viene apprezzato per la sua importanza artistica in quanto e’ il secondo in Spagna, ed ha sempre goduto di una giusta fama per il numero e la qualità  delle opere ivi contenute. Nell’edificio attuale, il museo ci mostra una splendida e preziosa collezione d’arte. La parte archeologica ha anche un buon numero di pezzi dei tempi pi๠remoti con lapidi, figure di pietra e bronzo, mosaici, sarcofagi ed altre interessanti opere in ceramica e in avorio.

Questo edificio ha una curiosa storia della diversità  di usi a cui ਠdestinato.

Quando la guerra d’indipendenza nel 1808 faceva le sue vittime, il seminario fu preparato per la residenza del re intruso fratello di Napoleone Bonaparte, Giuseppe I, anche se la sosta preferita durante il suo breve soggiorno fu nel Palacio de Parcent.

Nei tempi del famoso generale Elio che fu capitano generale di Valencia dal 1819, il vecchio edificio di San Pio V ਠstato assegnato a cadetti dell’accademia militare. Poi, nel 1826, servi’ come il primo istituto di carita’ locale. Pi๠tardi, nel 1835, il locale fu adibitoad archivio per scopi militari, come deposito Quartermaster, e otto anni pi๠tardi, nel 1843 vi si stabilଠl’ospedale militare, che rimase per lunghi anni fino a quando fu trasferito in un nuovo edificio.

Durante la guerra civile spagnola il palazzo ਠrimasto Ospedale Militare. Necessarie riforme architettoniche e adattive sono state attuate e finalmente fu trasferitoqui nel 1946 il Museo Provinciale di Belle Arti che dal 1839 era invece nel vecchio edificio dell’ex Convento del Carmen, nell’omonimo quartiere popolare valenciano.

Storia e curiosita’

La costruzione, che per molti anni ਠstata semplicemente chiamata San Pio V, fu costruita tra il 1683 e il 1744. Un lungo periodo di tempo, a causa, tra l’altro della morte di Fray Juan Thomas Rocaberti nel 1699 e in di seguito dell’architetto Pà©rez Castiel nel 1708.

Nel 1728 il lavoro viene portato avanti dai parenti di Perez Castiel, Juan Bautista Pà©rez Artigues (figlio) e Josà© Minguez (nipote), con l’introduzione di alcune modifiche al progetto originale dell’edificio.

La storia del museo ਠinoltre intimamente legata alla storia della Accademia Reale delle Arti di San Carlos. Il 7 Febbraio, 1753 i fratelli Vergara formarono l’Accademia di Pittura, Scultura e Architettura di Santa Barbara che ha avuto una vita molto breve, in quanto nel 1961 cessಠdi esistere. Il 14 Febbraio 1768 fu creata l’Accademia Reale di Belle Arti di San Carlos che si trova presso l’Università  di Valencia. I fratelli Giuseppe e Ignacio Vergara gestirono tre aule dell’Università  per l’Accademia di nuova costituzione e vi si stabilirono. Le loro lezioni di disegno e pittura furono frequentate da Francisco de Goya y Lucientes quando visitಠValencia nel 1795.

Il 5 ottobre 1839 fu inaugurato il museo gestito dalla Accademia Reale che nel 1848 fu spostata dalla sua posizione presso l’Università . Nel 1946 l’allora Museo Provinciale di Belle Arti si trasferisce finalmente al Seminario Collegio di San Pio V.

Il museo vede protagonisti anche  una vasta collezione i disegni ed incisioni, sculture, pezzi di natura architettonica ed alcuni lavori di arte mobiliare.