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Ruta de los Monasterios di Valencia

la-ruta-de-los-monasterios-de-la-rioja1La Ruta de los Monasterios (Percorso dei Monasteri di Valencia) recupera antichi percorsi storici medievali tra monasteri e sentieri di montagna, strade reali e rurali e vecchi binari della ferrovia. Essa ha il suo inizio nella città  di Gandia e termina a Alcira, attraverso le regioni di Valencia di Safor, Valle de Albaida e la Ribera Alta.

La ruta puಠessere fatto attraverso quattro itinerari che consentono di scegliere come raggiungere traguardi che comprendono:

  • A piedi, attrezzato e segnalati per trekking.
  • In auto.
  • Percorso in Mountain bike, attrezzato e segnato .
  • Un cavallo, marcato e approvato dal Reale Federazione spagnola Equestre (FEI).

Ogni ruta si snoda attraverso diversi comuni, ma tutte le strade passano attraverso i monasteri che compongono il percorso ovvero:

  • Monastero di San Jeronimo de Cotalba (Alfahuir)

Fondato nel 1388 dal duca Alfonso il “vecchio” ਠa soli 8 km da Gandia. Si tratta di uno degli edifici monastici pi๠importanti di Valencia, un dato di fatto accentuato dalla grande diversità  stilistica, dove si distingue per la sua singolarità  il chiostro gotico-mudà©jar, uno dei pochi esempi di arte moresca nella Comunità  Valenciana. Il monastero era il centro spirituale e culturale della corte del Ducato di Gandia e la regione di La Safor. Pi๠tardi, nel XVI secolo, il monastero avrà  la protezione della famiglia Borja.

  • Monastero del Corpus Domini (Luchente).

Ha le sue origini in un eremo del XIII secolo, che ਠstata restaurato nel XVIII secolo. La costruzione di questo monastero ਠlegata al “Miracolo del Corpo”, che, secondo la tradizione, ha avuto luogo qui nel XIII secolo. Il monastero ha edifici di epoche diverse, si cominciano a sollevare al XIV secolo.

  • Monastero di Santa Maria de la Valldigna (Simat de Valldigna).

E’ stata fondato da Jaime II d’Aragona nel 1298. Due punti chiave: la chiesa e il chiostro, intorno ai quali ruotava tutta la vita del monastero. Rodrigo Borja e suo figlio Cesare furono abati della costruzione del convento. In particolare da vedere la Porta Reale, il monastero, la sala capitolare e il chiostro e il palazzo abbaziale.

  • Monasterio de Aguas Vivas (Carcagente).

Le sue origini risalgono al XIII secolo, anche se l’edificio attuale ਠstato costruito nel corso dei secoli XVI e XVII tra il gusto gotico e il barocco, mentre l’ala nord ਠstata completata nel XVIII secolo. Il monastero apparteneva all’ordine degli Agostiniani e protegge l’immagine della Virgen de Aguas Vivas, patrona della città  di Carcagente (Valencia).

  • Monasterio de La Murta (Alzira).

Vecchio monastero dell’Ordine dei Jeromes situate nella Valle de La Murta. Nel 1989 fu acquistato dal Comune e dal 1995 ਠin fase di recupero e restauro sia il convento sia l’ambiente circostante come riserva naturale protetta.

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Itinerario a piedi
Il percorso a piedi si snoda lungo il percorso della Gran Via GR-236. Copre 17 comuni della provincia di Valencia, lungo antichi sentieri medievali storiche come il Paso del Pobre, sentieri di montagna, strade reali e rurali e vecchi binari della ferrovia.

Il GR-236 inizia presso la stazione ferroviaria di Gandia e termina alla stazione di Alcira attraverso i seguenti monasteri :  il Monastero di San Jeronimo de Cotalba, Monasterio del Corpus Domini, Monasterio di Santa Maria de la Valldigna, Monasterio de Agua Viva e Monasterio de La Murta.

La ruta richiede dai due a quattro giorni a seconda della distanza che si desidera eseguire ogni giorno. C’ਠun percorso principale (3-4 giorni) e un altro itinerario che accorcia il percorso (2-3 giorni), ma quest’ultima non permette di visitare il Monasterio del Corpus Domini di Luchente.

Il sentiero ਠchiaramente segnato dall’inizio alla fine.

L’itinerario principale GR-236 attraversa le città  dei monasteri di Gandia, Almoines, Beniarjà³-Beniflà¡, Palma de Gandia, Monasterio de San Jeronimo de Cotalba, Rà³tova, Alfahuir, Almiserat Castello Vilella, Monastero Luchente del Corpus Domini, Castello Xio, Pinet, Bà¡rig, Simat de Valldigna Monastero di Santa Maria de la Valldigna, Benifairà³ del Monastero Valldigna Aguas Vivas, la Barraca de Aguas Vivas, Monasterio de la Murta e Alcira.

Itinerario breve

Percorso: 55 km
Durata: 2-3 giorni
Inizio: stazione di Renfe Gandia.
Fine: Stazione Alcira Renfe.
Il GR-236 ਠdivisa in due all’ingresso del Monastero di San Jeronimo de Cotalba e si ricongiunge circa 500 m prima di entrare nella città  di Bà¡rig.

Itinerario in auto
Tutti i veicoli possono viaggiare tutto il percorso su strada, ad eccezione di autobus di 50 persone o pià¹. Per questo tipo di autobus, il porto di Bà¡rig e La Drova sono pericolosi. In questo caso sarebbe opportuno cambiare il percorso di Simat de Valldigna Gandia alla N-332 e successivamente la strada CV-50.

Il percorso per mountain bike (BTT) ਠun percorso circolare 123 km. lungo tutto il percorso, il percorso per le biciclette ha una propria segnaletica. Questo percorso si snoda per un totale di 22 comuni, tra cui 3 comuni che non sono nel resto dei percorsi, vale a dire Jeresa, Jaraco e Tavernes de Valldigna.

 

Itinerario a cavallo
Questo ਠil primo percorso di questo tipo omologato in Spagna dal Reale Federazione spagnola Equestre (FEI) e il codice ਠl’IE-001. E’ il primo itinerario della Spagna e il secondo in Europa ad essere certificata come percorso equestre. La nuova via equestrian segue quasi lo stesso percorso come percorso a piedi ma con alcune modifiche progettate per meglio adattarsi al passaggio dei cavalli.

La cavalcata inizia presso il Monastero di San Jeronimo de Cotalba, circondato dalla natura, e non a Gandia. Si corre pi๠di 80 km dal Monastero della Murta di Alzira, aggiungendo la visita alla città  di Benicolet. La segnaletica ਠocra e incorpora i segnali dove indicato, una parte della strada da seguire, dove ci sono scuderie, raccordi e altri oggetti per la cura dei cavalli.

 

El Pas del Pobre

Il “Pas dei poveri” ਠil tratto finale del percorso dei monasteri e uno dei pi๠emblematici di tutto il percorso. Gli escursionisti potranno godere di una vista spettacolare sulle valli Agua Viva, il Murta e Casella, prima di raggiungere la fine del percorso a Alzira e il Monastero della Murta. La ragione per la sua esistenza era la vicinanza tre monasteri: il monastero di Valldigna, il Convento di Aigues Vives e il Monastero della Murta.

Durante il Medioevo l’uomo concepiva il proprio soggiorno sulla terra come un pellegrinaggio verso l’eternità , e l’abitudine di visitare i luoghi santi era comune. I monasteri erano anche buoni posti per mangiare o pernottare, ben gestiti dai monaci. Durante tutto l’anno questo percorso brulicava di una moltitudine di poveri che chiedevano la carità  e la cura dei monaci benedettini, da cui il nome “Pas del Pobre”.