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I Divinos e il video “Italiani a Valencia – Azzurro”- Intervista esclusiva

The-Divinos-300x300Non avete ancora visto il divertente video “Italiani a Valencia – Azzurro”, cover del pezzo famosissimo di Paolo Conte della band “Divinos“? Ambientato a Valencia, il video e’ molto colorato e interessante, con tanti volti locali che forse riconoscerete! A noi e’ piaciuto moltissimo.

Abbiamo allora pensato di intervistare Massimiliano “Max” Russo, leader della band, romana di nascita ma oramai internazionale dal punto di vista delle idee musicali, dei musicisti e delle locations. Le sonorita’ del gruppo mostrate nel primo album del 2013, “The Divine Code”, sono davvero particolari e i riferimenti musicali e narrativi spaziano tra retro italian, swing, rockabilly, con un tocco di spaghetti western, cabaret e steampunk.

Conosciamoli meglio in questa intervista esclusiva che Max ci ha molto gentilmente concesso.

Ciao Max, mi introduci in breve i Divinos? Ho letto che tu sei napoletano  e che voi siete una band romana, ma vi dividete tra Valencia e New York…
“Ho origini napoletane; ho vissuto a Napoli la mia infanzia, poi mi sono trasferito a Roma. Posso dire di essere un napoletano-romano al 50%. La band e l’idea della band nacque a Roma  tre anni fa circa.. all’epoca eravamo tutti di Roma. Abbiamo girato diverse volte per l’Inghilterra,  poi Olanda e Spagna. Quando ho deciso di trasferirmi a Valencia, per forza maggiore ho cambiato gli elementi, ed ora Divinos ਠuna band italo-spagnola. Il mentore sono sempre io, pero’ supportato da los musicos valencianos.” Max ci specifica che “New York ਠsolo un’influenza  del linguaggio, ovvero come l’italo americano parla americano; una sorta di spanglish pero’ con l’italiano.” Non a caso, adora la contaminazione,  e aggiunge: “ਠqui c’ਠtutta la mia influenza napoletana. Dove la contaminazione la fa da padrone… una città  che ha vissuto diverse dominazione nel passato e in un modo o nell’altro questo aspetto  ti entra dentro.”

Come e’ nata e si e’ evoluta l’idea di realizzare il video “Italiani a Valencia – Azzurro” che tra l’altro sta avendo una buona diffusione anche grazie ad un recente servizio sul Corriere del Mezzogiorno?
“Adoro il cinema, le atmosfere retro con un gusto futurista, e chiaramente il teatro cabaret, il musical cabaret. Venendo da una formazione accademica di musical, tutta la mia musica ਠinfluenzata da questo aspetto teatrale. L’idea ਠnata parlando sul gruppo in Facebook Italiani a Valencia. Fu precisamente una ragazza che posto’ un video su Valencia …e da lଠnacque l’idea… “Perchà© non facciamo un video sugli italiani che vivono a valencia?”, e lଠmi si accese la lampadina. In due settimane abbiamo organizzato tutto, grazie anche a Roberta Lo Porto di Red de canicas (una società  di video multimediali che lavora a Valencia) che ha registrato e prodotto il video. Il servizio del Corriere del mezzogiorno ਠstata una soddisfazione  enorme. Aver il proprio riconoscimento in patria ਠsempre una cosa importante.  D’altronde la mia missione ਠmostrare il brand  artistico Made in Italy sotto una luce diversa, partendo da stereotipi che tanto piacciono all’estero per poi passare al tocco personale ed artistico.”

Perche’ avete scelto come base Valencia tra le tante citta’ spagnole?
“Posso parlare a livello personale: l’ho fatto unicamente per una questione di qualità  di vita e di possibilità  di aprire un’impresa, e la mia impresa ਠmusicale. L’intento ਠdi creare una comunità  artistica a tutto tondo che si occupi di concerti e di lezioni, perchà© tra le altre insegno canto, laboratori artistici, coaching per artisti e terapia del suono. Cercare di fare questa cosa in Italia era un impresa che richiedeva troppi soldi e con una concorrenza spietata. Ho lavorato anni nel settore dei festival concerti, scuole. Puoi farlo in italia, solo che il prezzo che devi pagare ਠaltissimo. (…) Valencia per me ਠstata un intuizione, ਠcomparsa cosଠall’improvviso in sogno, ed ਠstato amore a prima vista. Amo il caldo e le citta’ di mare, la possibilità  di girare a piedi o in bici, il costo della vita basso…e poi ho trovato tantissimi artisti in  una città  molto viva a livello artistico.”

Cosa vi ha colpito di piu’  della comunita’ italiana a Valencia di cui fate parte?
“L’Italiano spesso quando va all’estero dà  sempre il meglio di se… a Valencia ho conosciuto tanti Italiani che in un modo o nell’altro mi hanno dato una mano. Ci si aiuta.e il gruppo italiani a Valencia funziona. Mi hanno aiutato con il mio cane e in tante altre cose. Poi il cabron di turno lo troverai sempre, il polemico di turno ci sarà  sempre. Ma diciamo che di norma ho incontrato quasi  tutte persone disponibili e gentili.”

Quanto il mood della vostra cover di “Azzurro” rappresenta oggi lo spirito degli “espatriati” italiani che scelgono di vivere in Spagna?
“(…)Ho scelto azzurro perchà© rappresenta esattamente l’Italiano che sceglie Valencia  come sua nuova città . La frase “cerco l’estate tutto l’anno” sintetizza il concetto,  rappresenta la voglia di vivere,  la voglia di una qualità  di vita differente. Cambiare ਠpossibile, cambiare si puಅ”

Il vostro album di debutto The Divino Code (2013) gioca con la musica e il cinema in un interessante crossover tra melodie italiane, musical, rock e rap. Cosa state preparando per il 2015?
“Nel mentre ho cambiato elementi e mi sono spostato sul genere pi๠rockabilly-swing-blues-melodia italiana-spaghetti western…preparo nuovo materiale…un nuovo disco. Probabilmente un ep: nell’ultimo anno mezzo sono cambiate un po’ di cose, (…)ho dovuto tagliare tutti i fili che mi legavano all’Italia. Quindi ne vedrete delle belle! Nel frattempo ci sara’ anche un cambio a livello discografico, in cerca di una label pi๠incline al progetto. La vecchia casa discografica era distante  da quello che sono i Divinos sia per filosofia che per genere musicale.

Quando potremo ascoltare i Divinos dal vivo qui a Valencia?
“Molto presto. Stiamo lavorando a nuovi live. Preferisco suonare poco a Valencia con i Divinos,  ma nei posti giusti, come fu a novembre alla Rambleta con Tonino Carotone. Nel mentre a febbraio andremo a Roma a suonare al Contestaccio e a Stazione Birra con Radiorock.”

In bocca al lupo ai Divinos ed ecco il loro video su Valencia; scriveteci se ci siete anche voi e cosa ne pensate!