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La Tomatina di Buñol

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La Tomatina è un festival lotta di cibo tiene l’ultimo mercoledì del mese di agosto di ogni anno nella città  di Buñol vicina a Valencia, in Spagna. Migliaia e migliaia di persone da tutti gli angoli del mondo si danno appuntamento per combattere nella ‘Food Fight’ più grande del mondo, dove più di cento tonnellate di pomodori fin troppo maturi vengono gettati per le strade. Il festival di una settimana con musica, sfilate, balli e fuochi d’artificio. La notte prima della battaglia di pomodori, i partecipanti del festival si sfidano in una gara di cucina servendo la paella.

Storia

La lotta con il pomodoro è sicuramente una recente tradizione a Buñol dal dopoguerra in poi. Nessuno sa come questo evento abbia avuto origine. Le varie teorie su come la Tomatina abbia avuto inizio includono una lotta di cibo  tra amici durante la festa dei Giganti e testoni, una guerra ilare e  giovanile, una raffica di pomodori tirata durante una parata di carnevale, uno scherzo di cattivo gusto, e le conseguenze anarchiche di un autocarro accidentalmente rovesciatosi. Una teoria popolare che ci piace segnalare racconta che i cittadini di Buñol , scontenti dei consiglieri comunali, li abbiamo martellati con i pomodori durante una festa cittadina. Qualunque sia stato il fattore scatenante per questa tradizione, è indubbio che ogni anno abbia riscosso un successo enorme, ingrossando le fila delle persone che vi hanno partecipato.  Vietata durante il periodo del dominio di Francisco Franco, in quanto la fiesta non ha alcun significato religioso, essa ritornò nel 1970 trionfante dopo la morte del dittatore. La fiesta è oggi comunque in onore dei santi patroni della città , Luis Bertran, e la Mare de Déu dels Desamparats (Madre degli indifesi), uno dei titoli della Vergine Maria.

Situazione recente

Prima al 2013 normalmente l’affluenza contava da 40.000 a 50.000  persone stipate in questa enorme battaglia di pomodori, ampliando enormemente persona 9.000 Popolazione di Bunol: segnalate ben 50.000 presenze nel 2012. Un disordine sporco regna sovrano dovuto alla quantita’ enorme di pomodori che si riversa per le strade e sui muri. I commercianti utilizzano enormi coperture di plastica sul loro vetrine al fine di proteggerle dalla battaglia a suon di sugo. Dal 2013, la biglietteria ufficiale dell’evento ha limitato il numero di partecipanti a soli 20.000 fortunati. Il numero annuale crescente ha provocato nel 2013 la decisione per il Comune di Buñol Eccellenza di introdurre un limite ai partecipanti per la Tomatina, più € 10 di biglietto. La zona dove la lotta si svolge  è all’interno della Città  Vecchia. La disponibilita’ per gli alloggi a Buñol è limitata e diventa più facile quindi andare a dormire a Valencia, la quale dista solo 38 km, scegliendo poi di arrivare in autobus o in treno per la festa.

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La battaglia a colpi di pomodori

Verso le ore 11, il primo evento della Tomatina ha inizio. Arrivano al centro della città  i molti camionche  trasportano i pomodori in Plaza del Pueblo. I pomodori arrivano tutti dall’Estremadura, in quanto sono meno costosi. Da non perdere il Palojabón – un palo ricoperto di sapone con un prosciutto spagnolo in alto: chiunque riesca a salire e prendere il prosciutto, può tenerlo. Tecnicamente il festival non inizia fino a quando qualcuno riesce ad arrampicarsi in cima a palo di legno alto due piani ingrassato e raggiungere il prosciutto in alto. In pratica dato che questo momento preliminare richiede molto tempo, la festa a un certo punto procede comunque, anche se nessuno prende la preda in cima al palo della cuccagna. Il segnale per l’inizio della lotta e’ lo sparo dai cannoni ad acqua, che precede il vero e proprio caos.  Se si vuole partecipare, bisognerebbe indossare gli occhiali di sicurezza e i guanti protettivi. I pomodori vanno schiacciati prima di essere gettati. Nessuno è autorizzato a portare un oggetto contundente o di vetro, ed  è anche vietato strappare vestiti, anche se succede spessissimo il contrario.

Per partecipare cosa si dovrebbe fare? Innanzitutto, vanno indossate scarpe chiuse e non ciabatte altrimenti si scivola o si rischia di perderle durante la “cruenta” battaglia. meglio portare abiti vecchi. Esattamente dopo un’ora, il combattimento finisce come iniziato, con i cannoni ad acqua che sparano per segnalare la fine, con i visitatori felici e ricoperti di passata dalla testa ai piedi! Guardate cosa e’ successo quest’anno!

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