Calle Poeta Querol, 2
Orario: Martedi-Sabato 10:14 e 16-20 Domenica 10-14
Entrata 2,40 Eur
La visita di questo palazzo ne vale la pena per due motivi: il palazzo in sé ed il museo nazionale della ceramica al suo interno. Il palazzo del XV secolo venne modificato per la prima volta nel XVIII secolo. Di quest’ultima data è l’entrata principale di alabastro che ospita la Vergine con il bambino circondata da fiotti d’acqua (allusione al nome dei marchesi), scena supportata da due muscolosi atlanti. Il disegno è dello scultore valenciano Hipolito Rovira che in seguito diventò pazzo e si suicidò. Con un po’ di immaginazione si può notare l’espressione di questa sua pazzia in questa entrata meravigliosa e stravagante di eccessivo gusto rococò. Quasi tutto l’edificio con i sontuosi rivestimenti murali di tela e marmo è metà del XIX secolo. Il pianoterra ed il primo piano con la sala da ballo ed il salone rosso abbondantemente decorato, conservano il mobilio dell’epoca. Al secondo piano si trova il museo nazionale della ceramica nel quale si traccia un percorso storico della tecnica ceramica dall’epoca romana fino ad oggi. Vi sono esposti molti pezzi provenienti dai centri di produzione di Manises e Paterna, cittadine ad ovest della capitale, i cui forni ardono dall’epoca araba e tutt’ora sono importanti centri produttivi. Tra i pezzi più importanti della collezione del museo: quattro piatti di Picasso e la cucina valenciana del piano superiore.