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La Via della Seta valenciana

valenciacolegiosedasalondeactos02Per chi non lo sapesse, Valencia ਠparte della Via della Seta – Ruta de la Seda– il programma UNESCO per promuovere il turismo sostenibile e la conservazione del patrimonio del percorso storico.

La Spagna ਠil 32esimo Stato membro  della Via della Seta, un programma promosso dall’Unesco e dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) per diffondere il patrimonio culturale e naturale e l’arte sulla via della seta e con essa l’idea di turismo sostenibile. Valencia ਠstata dichiarata “Focal Point” o centro nevralgico di questa iniziativa, e viene riconosciuta la sua posizione di leader nella Via della Seta ancora oggi. La storia e l’importanza della Via della Seta di Valencia ਠampia, e si riflette oggi nel quartiere antico di Velluters (ora chiamao El Pilar) e pi๠in particolare in edifici come la Borsa della Seta e il Colegio del Arte Mayor de la Seda.

L’Islam ha introdotto la seta nella penisola iberica e nel Mediterraneo. Nell’VIII secolo,  si e’ iniziata la produzione di gelsi, coltivati in città  nel quartiere di Velluters.

Velluters viene da Vellut, il che significa velluto a Valencia. In questo quartiere furono registrate pi๠di 5.000 officine, aperto il Colegio del Arte Mayor de la Seda (ancora presente) e creati altri edifici come il Palazzo del Tamarit e l’ ex officina Mercer.

Costruita tra i secoli XV e XVI, la Lonja ਠla prova che Valencia ਠstata una città  spagnola di punta nel commerio e nella produzione della seta. Nel corso del XVIII secolo, l’ingresso dei Borboni in Spagna incoraggio’ l’uso della seta: furono introdotti studi particolari per valorizzare questo tessuto presso l’Accademia di San Carlos di Belle Arti di Valencia, su richiesta del re Carlo III.

Infine, nonostante il calo divendita della seta di Valencia a partire dal XVIII secolo, l’industria ਠsopravvissuta grazie alla decorazione e ai costumi tradizionali valenciani. Oggi ਠpresente in sfilate e offerte la Via della Seta oggi, per esempio, nei tessuti dei vestiti della Fallas.

Passeggiare per le strade di Velluters ਠil modo migliore per prendere il via della seta a Valencia, in quello che e’ stato il cuore della lavorazione di questo materiale per secoli. Ma, in particolare, ci sono alcuni edifici da visitare per la sua importanza simbolica nella storia della seta a Valencia.

La Lonja de la Seda (Borsa della Seta di Valencia)  ਠuno dei monumenti pi๠importanti di Valencia. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità  dall’UNESCO nel 1996, ਠun capolavoro del periodo d’oro di Valencia e rappresenta la ricchezza della città  in quel momento. E ‘stato costruito tra il 1482 e 1548  in uno stile valenciano gotico.

Decorazione finestre, archi delle porte, piccole sculture, doccioni e dettagli del tetto sono alcune delle bellezze che si possono vedere nella Borsa della Seta di Valencia.
L’edificio Colegio del Arte Mayor de la Seda si trova presso l’Ospedale n. 7, ed ਠin fase di restauro. La sua nuova apertura e’ prevista nel 2016. Questa scuola ਠstata fondata alla fine del XV secolo per celebrare la nascita della produzione Seta di Valencia e nel 1981 ਠstato dichiarato Monumento Storico-Artistico Nazionale.

Allo stato attuale, questa istituzione ospita un museo con diversi showroom e un negozio con opere della collezione del Collegio. Macchinari Produzione telai, gli strumenti di seta, velluto e campioni dei costumi di Valencia, tra gli altri oggetti che possono essere visti nel Museo.

Il Centro de Artesanà­a de la Comunidad Valenciana ਠproprio dietro il Colegio ed e’ un ente pubblico progettato per diffondere e promuovere la comunità  di mestieri artigianali e il consolidamento delle gilde.

In questo centro di artigianato di Valencia si puಠimparare a creare prodotti artigianali tradizionali, a progettare il proprio ninot Fallas in un laboratorio apposito e prendere un souvenir. L’ingresso ਠgratuito e il programma mostra ਠdal Lunedi al Venerdଠdalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 19: 00.