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9 d’octubre – Dia de Valencia – Giornata della Comunità  Valenciana

9octubre2005-173x300Venerdଠ9 d’Ottobre 2015  si festeggia il Dia de Valencia celebrato con un programma ricco di tradizione che include vari eventi a Valencia: mascletà , la cerimonia della Reial Senyera e un corteo civico per commemorare la data.
Il 9 ottobre, nel 1238, Jaume I entro’ a Valencia e sanci’ cosi’ la fine del dominio musulmano. Si tratta di un giorno festivo che coinvolge tutta la Comunità  Valenciana, anche se la celebrazione ha pi๠impatto in città .
Ma il 9 ottobre ਠanche il giorno degli innamorati…in salsa valenciana. Il mocaorà  à¨ un’altra delle tradizioni celebrate in questo giorno e cade in onore di San Dionis, patrono degli innamorati valenciani.
Il 9 ottobre di ogni anno, Valencia accoglie con favore l’ingresso di re Giacomo I in città ., e questo e’ il giorno di Valencia da quando ਠstato approvato lo Statuto di Autonomia.

Tutte le manifestazioni che si svolgono durante tutto il giorno sono realizzate in presenza della bandiera simbolo di Valencia, la Reial Senyera che ogni anno (dal 1365) viene abbassata dal balcone del Municipio perch੠secondo la tradizione non puಠpiegarsi al nemico.

Suggestiva e’ anche la processione alla Cattedrale che prende il via dopo l’a cerimonia della bandiera. Si tiene un “Te Deum”, per poi arrivare al Parterre, dove, davanti alla statua equestre di re Jaime, viene fatta un’offerta di corone. Dopo la sessione celebrativa, la Reial Senyera viene ritrasferita al Museo Storico.
Dopo un secolo dalla liberazione di Valencia dall’impero musulmano ovvero nel 1338 iniziava la festa valenciana piu’ importante per la citta’ stessa che ਠsopravvissuta fino ai nostri giorni.
Le ragioni per ricordare tale impresa dopo tanti anni allor fu la trasformazione di Valencia e la creazione di un momento civico di grande partecipazione attorno a una identita’ comune. Erano finiti i difficili inizi della 1300 a causa di carestie e calamità  dedicati dal Consell a pregare.
Il 9 ottobre 1338, il Consell tenne un corteo di massa per continuare a combattere contro la miseria diffusa, dove furono chiamati rappresentanti della chiesa, notabili cittadini e anche gli strati pi๠umili. Il motivo fu quello di avviare la costruzione del cattedrale nel monastero di San Vincenzo Martire, patrono della città .
La cerimonia fu tenuta anche per ricordare l’ingresso trionfale del re conquistatore Giacomo I, mettendo in evidenza la fede cristiana e la resa musulmana a Valencia. Successivamente, la data si trasformo’ in una delle feste annuali della città , le cui varie celebrazioni pubbliche sono state organizzate dalle alte sfere governative.

Il corteo seguiva un proprio ordine logico e gerarchico dettato dalla mentalità  del tempo. In primo luogo la giuria e la giustizia, i cittadini onesti, le corporazioni e le loro milizie, il clero parrocchiale, i monaci dei conventi urbani, il vescovo e il suo entourage. Nella manifestazione si e’ aggiunta poi la parata della bandiera della città  e la esposizione delle reliquie di San Giorgio.

La guerra di successione e la conseguente sconfitta della causa dell’arciduca Carlo nel 1707 ha portato la perdita Valencia di privilegi e di una struttura giuridica antica. Cosà¬, la monarchia borbonica prese il sopravvento e impose le leggi, costumi e feste del regno di Castiglia.
Tuttavia, questo fatto non e’ riuscito a fermare la festa che nel cuore dei Valenciani ha un posto davvero speciale.